Estate = Tormentone

Con l’arrivo della bella stagione la nostra pazienza viene messa a dura prova – oltre che dal caldo torrido e da ferie che sembrano non arrivare mai – dal “famigerato” tormentone estivo. Proprio così, che estate sarebbe senza? Da giugno a settembre accompagnerà le nostre giornate e nessuno di noi sarà più al sicuro!

In ufficio, al supermercato, in macchina, guardando la televisione sul divano, quel brano lo ritroverai ovunque.

Il passaggio da “tormentone” a “tormento” è davvero breve.

Avrai capito che non sono un’amante del genere! Però qualche domanda mi sorge spontanea: in che modo una canzone diventa una hit dell’estate? Qual è la chiave del successo?

Ci sono degli elementi che accomunano tutti i tormentoni estivi:

  • semplice: il brano deve essere orecchiabile e facilmente canticchiabile, deve spingerti a ballare, deve essere coinvolgente e allegro (c’è tutto l’inverno per essere tristi);
  • estivo: deve far ricordare l’estate, le vacanze, il sole e il mare. Durante questo periodo dell’anno siamo più disponibili  all’ascolto e meno critici.
  • ripetitivo: una canzone ricca di ripetizioni si memorizza facilmente, in particolare nel caso del ritornello.
  • coreografico: il video è importante, sopratutto se include dei balletti facilmente replicabili…il successo è assicurato!

La regola del tre

Un tormentone estivo non nasce mai per caso. Una buona dose di fortuna da sola non basta per scalare le classifiche. Alla base di una hit di successo ci sono strategie di marketing, studi neurologici ben precisi e tecniche spesso “celate” che assicurano memorabilità alle canzoni.

Ad esempio, conosci la Regola del Tre?

Avviene quando suoni, emozioni, immagini, colori, elementi grafici sono ripetuti per tre volte. […] La Regola del Tre è la più alta forma e tecnica di memorizzazione utilizzabile nella comunicazione quindi è da usare sempre se si vuole catturare il pubblico e permettergli di registrare dentro di sé in modo naturale il prodotto, il messaggio e il claim. Si possono utilizzare anche i multipli di 3, come 6 e 9 ma è meglio non superare questa soglia, altrimenti si perde l’efficacia della regola stessa“.*

Anche i tormentoni estivi utilizzano la Regola del 3, ecco alcuni esempi:

Nel 2011, Valeria Rossi cantava “Tre parole”, il ritornello lo conosciamo tutti “Dammi tre parole: sole, cuore, amore”. Queste tre parole diverse, riecheggiano per tutta la durata della canzone.

Due anni fa, le lunghe serate estive si animavano al suono di DE-SPA-CITO. Travolti dal sound latineggiante tutti abbiamo canticchiato almeno il titolo, finendo per storpiare il resto del testo. In quante sillabe è stato suddiviso? Proprio tre.

L’aspetto “negativo” (non per me) dei tormentoni è che hanno una durata limitata. Con la chiusura dei primi ombrelloni vengono dimenticati, “congelati”, per riprendere poi vita nell’estate successiva.

Per il tormentone 2019 dovremo ancora aspettare, è ancora troppo presto per decretare il vincitore assoluto.

Ora che ti ho parlato della Regola del Tre, sapresti dirmi in quali tormentoni estivi del passato è stata utilizzata?

Al prossimo articolo! :)

 

*(Diotto Mariano, “Brand Positioning, Applica le 15 Leggi di Diamante per diventare leader del tuo mercato”, Palermo, D. Flaccovio, 2017).