
Storia, Stile, Sogno
“Storia, Stile, Sogno” così recita il nuovo payoff di Sandri, brand storico della pasticceria e cioccolateria italiana. Un Heritage invidiabile, più di un secolo di storia, creatività e qualità da far invidia a molti, eppure, non più di un anno fa, il Sogno stava per infrangersi.
Ernesto Galli della Loggia, dalle pagine del Corriere della Sera, nell’ ormai famoso editoriale “C’era una volta un bel paese”, commentava così la chiusura dello storico locale perugino:
“…svanisce l’Italia delle cento città, l’antica, degna Italia provinciale insieme ai luoghi simbolici della sua socialità”.
Luci spente, serrande abbassate. L’ennesima romantica storia, iniziata nella seconda metà del 1800, sembrava destinata a concludersi. Invece…
La rinascita
Nel capoluogo umbro le voci si rincorrono, qualcosa bolle in pentola; c’è chi non ha voluto rassegnarsi alla morte di un locale così ricco di storia, così amato da tutti. Si fanno progetti, si raccolgono idee e capitali.
Alla fine, un giovane imprenditore umbro esce allo scoperto: “C’è l’accordo” commenta Francesco Ferretti; Sandri riapre.
Tradizione e innovazione
Abbiamo voluto raccontare questa breve storia per aprire un dibattito più ampio su un argomento caro a tutti. Quale futuro per l’eccellenza del Made in Italy?
Può un brand che affonda le proprie radici nello scorso millennio, che ha come perno centrale della propria attività la ricercatezza delle materie prime e l’elevata qualità del prodotto finale, sopravvivere alle trasformazioni radicali e irreversibili in atto?
Sì, deve sapersi adeguare, deve imparare a comunicare.
La svolta comunicativa
Il cambio ai vertici del management ha portato con sé dei cambiamenti importanti.
Un evento curato fin nei minimi particolari ha celebrato la ripresa delle attività: Red Carpet, angolo interviste, ospiti illustri, fotografi, giornalisti, telecamere e ovviamente dolci di ogni genere.
I social media l’hanno fatta da padrone: la pagina Facebook ufficiale SANDRI DAL 1860 ha ricevuto in pochi giorni oltre 5000 likes. I numerosi commenti arrivati, sono stati gestiti con prontezza, senza mai risparmiare un sorriso a quanti si congratulavano con la nuova gestione e senza mai esimersi dal rispondere prontamente e con educazione a coloro che invece avevano qualche piccola critica da esporre.
L’account Twitter ha scandito il ritmo delle giornate frenetiche precedenti e successive l’evento con un Live Tweeting costante.
Un Contest fotografico ha cercato di coinvolgere gli utenti, mostrando Sandri anche attraverso gli occhi di chi il brand lo vive da consumatore.
Il concetto fondamentale, che molti faticano ancora comprendere, è che non occorre essere una multinazionale per adottare una buona strategia comunicativa. Tutti, e ribadiamo, TUTTI, hanno bisogno di dialogare con i propri clienti. La qualità del prodotto/servizio offerto resta il punto di partenza; ascoltare la propria community, capire le loro esigenze e il sentiment che nutrono nei confronti del brand, la strada da percorrere.