Pianeta social media

In vacanza con i social: divertimento o stress?

By 22 Luglio 2015 10 Comments
Social Media in vacanza: divertimento o stress? credits: Micah Camara on Flickr

Vacanza: un anno qualsiasi dell’Era Avanti Social:

Sono in spiaggia e mi sto godendo il sole. Accanto a me c’è il mio migliore amico, dividiamo le cuffie degli auricolari, ascoltando la stessa musica che abbiamo ballato fino all’alba. Sollevo gli occhiali da sole per leggere meglio controluce e scegliere il prossimo CD da inserire nel lettore. D’un tratto passa una ragazza, l’ho vista ieri sera al locale, mi alzo, la fermo.

“Scusa ci faresti una foto a me e al mio amico?”

Sorride, si trattiene un po’ a parlare. Mi lascia il numero di cellulare, forse stasera mi invierà un SMS, dice. Chissà. Torno a godermi il sole.

Ai più giovani sembrerà di leggere un romanzo, esattamente come uno di quelli in cui la gente va in giro in carrozza, o sogna Mille Lire al mese. Una storia buffa ed inverosimile, tipo quelle in cui le persone vanno al bar per vedere la tv o al cinema per aggiornarsi sulle ultime notizie provenienti dal resto del mondo. Eppure è tutto vero. C’è stato un tempo – ed era pochi anni fa – in cui per ascoltare la musica servivano i CD (e le pile!!!); per farsi una foto occorreva addirittura parlare con la gente! La nostra vacanza era un’esperienza tremendamente complicata. E oggi?

Vacanza: un anno qualsiasi dell’Era Dopo Social:

C’è un tipo accanto a me che sta provando a shazammare i gabbiani, il mio migliore amico è venti minuti che si fa le foto ai piedi e #nofilter sarà l’hastagh di serata, quando si ritroverà ustionato e penserà “però un po’ di filtro con la crema potevo anche farlo”.

Ci sono delle ragazze che stanno facendo il bagno, roteando in aria un bastone da selfie come un’ascia bipenne. Chissà se me lo daranno in testa, se provo ad avvicinarmi…

Nessuno parla, bè… almeno riesco ad ascoltare i miei pensieri. È sempre più raro connettersi a se stessi. Aspè che posto questa perla su Facebook…sai com’è… sono in vacanza con i social.

Ho volutamente estremizzato, ma è indiscutibile che ci sia stato un enorme cambiamento nel modo di vivere e di raccontare le proprie vacanze.

In vacanza con i social

I social media sono entrati prepotentemente nelle nostre vite, tanto da diventare parte integrante di essa. Fino a poco tempo fa, le uniche possibilità che avevamo di condividere la nostra esperienza di viaggio con i nostri amici era rappresentato dalle cartoline (che noto esistono ancora) e dai rullini fotografici, che ci affrettavamo ad andare a far sviluppare appena tornati a casa, così da poter mostrare ai nostri cari i luoghi che avevamo visitato, i cibi straordinari che avevamo assaggiato, cucendo addosso ad ogni foto storie ed aneddoti, passando così interminabili serate.

Con l’evolversi dei nuovi strumenti il racconto si è fatto sempre più complesso ed interessante. Ora ci sono foto e video da poter mostrare ai nostri amici e abbiamo la possibilità di connetterci ovunque ed in qualsiasi momento, rendendo la nostra esperienza di viaggio coinvolgente e polisensoriale.

Mostrare e mostrarci, insomma, nutrendo l’edonismo che è in noi.

Ci divertiamo ancora?

Quanto spazio c’è per la spontaneità in tutto ciò che condividiamo? Quanto riusciamo a cogliere il momento, fissandolo per sempre e quanto siamo invece impegnati a costruirlo cercando la luce perfetta, lo sfondo memorabile?

Ci divertiamo davvero a scattare foto e video o tutto ciò produce in noi una velata forma di stress dovuta al doversi/volersi mostrare perfetti in ogni istante?

Forse, come al solito, la verità sta nel mezzo. Proprio una bella sfilza di domande da porsi in riva al mare!

Per non sbagliarmi intanto vado a prendermi una birra ghiacchiata. Per postarla su Instagram.

Buone vacanze a tutti!!!

Carlos Bellini

Author Carlos Bellini

Social Media Strategist. Elaboro strategie di comunicazione per aziende ed eventi. Ho un animo creativo e che mi porta alla ricerca di sfide sempre nuove. Conduco Buzzword, podcast a tema marketing e comunicazione.

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  • Sonia Bertinat ha detto:

    Quanta verità!! La voglia di ‘far sapere di esserci’ nel momento esatto diventa prioritaria sull’ ‘esserci’ in pieno godendo ogni istante.

    • Carlos Bellini ha detto:

      Ciao Sonia,

      grazie per aver espresso la tua opinione. Anch’io credo che spesso l’esigenza di raccontare sia superiore alla voglia di godersi in pieno l’istante che si sta vivendo. Ci siamo fatti prendere la mano un po’ troppo, lo credi anche tu?

  • Serena ha detto:

    Bel post Carlos, complimenti!
    Sono da poco tornata da una bella vacanza in Giappone e, tempo qualche giorno, ho caricato un album con una selezione degli scatti più significativi accompagnati da didascalie narrative o informative; mi sarebbe sembrato inutile, altrimenti, condividere dettagli e paesaggi. Probabilmente non avrei fatto altrettanto se fossi andata al mare a Marotta, la particolarità della meta mi ha spinto a condividere le cose che ho visto e appreso.
    Durante la vacanza mi sono sconnessa quasi del tutto, non ho caricato nulla in tempo reale e ho scattato quasi sempre con la macchina fotografica proprio per godermi il momento, il bello del qui e ora, per poi usare l’album come una sorta di rielaborazione nostalgica dell’esperienza.
    Quindi, per quanto mi riguarda, direi che la mia è una vacanza social al 50%!

    • Carlos Bellini ha detto:

      Grazie Serena,

      la tua più che altro è stata una vera e propria vacanza! Senza l’ossessione di far sapere al mondo intero dov’eri e quanto ti stavi divertendo!!!
      Sei riuscita a goderti i tuoi momenti, pensando solo dopo, in una fase successiva, a condividerli sui social.
      Certo, andare in Giappone piuttosto che a Marotta cambia alcune dinamiche, ma sono sicuro che saresti riuscita lo stesso a mettere davanti a tutto l’istante da vivere e non l’ossessione della condivisione.

      Grazie per aver espresso il tuo punto di vista, a presto.

      • Serena ha detto:

        L’immediatezza della comunicazione ci rende a volte delle gallerie: ciò che vediamo passa subito agli altri, ma non lascia traccia in noi. Per questo penso sia importante tenere separati i momenti dell’esperienza diretta e della condivisione (se non esperisci ciò che condividi, che valore avrà quel contenuto?) e domandarsi di volta in volta se effettivamente quel contenuto può avere un valore anche per gli altri; se non ne ha è solo esibizionismo.
        A presto!

        • Daniela ha detto:

          Un mese fa è stato a Torino Papa Francesco. Come altri sono stata in piazza e nel pomeriggio mi sono ritrovata attaccata ad una transenna dove sarebbe passato nel suo giro in mezzo alla folla … avevo la possibilità di vederlo davvero da vicino.
          Nell’attesa ho tenuto il cellulare in mano pronta a scattare una foto. Avrei fatto un figurone. Poi più vedevamo che si avvicinava, più non sono – per fortuna – riuscita ad alzare la mano con il cellulare.
          Lui e passato, ha guardato dalla parte dove eravamo con il mio gruppo e … mi sono goduta quel momento di incrocio di sguardi con lui.
          Poi tornando a casa ho aperto Facebook e la mia timeline era invasa dalle foto di tanti amici e conoscenti. Però penso che quando chiudono gli occhi la loro immagine non sarà mai nitida come quella che ho io negli occhi (tutto ciò, ovviamente, al di là del credere o non credere).

  • Daniela ha detto:

    E’ da qualche anno che quando vado in vacanza stacco decisamente da social, WhatsApp … mi sono messa la regola di poter dedicare a tutto ciò non più di mezz’ora alla giornata e soprattutto di aggiornare il meno possibile i profili social per raccontare quello che faccio.
    Non mi sono mai goduta tanto le vacanze! ;)

  • […] I social media hanno rivoluzionato il nostro modo di vivere e di raccontare la vacanza. Parola d'ordine: condivisione. Ci divertiamo ancora?  […]

  • Bruna ha detto:

    Io penso che se se proprio senti di doverci essere è perché ti piace di esserci: nessuno ti minaccia con la pistola in mano. Se io desidero vivere il momento per fatti miei, in intimità, mi comporto di conseguenza :)

  • […] come me, né che abbiano voglia di parlarne. Lo stimolo m’è venuto leggendo questo post di Carlos Bellini sul nostro modo di vivere i social networks quando si è un […]