Orizzonte marketing

Woman of today – La donna nell’advertising

By 16 Gennaio 2015 No Comments
Woman of today - La donna nell'advertising

Mamma, femme fatale e donna in carriera: gli spot raccontano i cambiamenti

Dopo un’attenta e piacevole lettura dell’articolo redatto dal collega Carlos, ho pensato fosse carino affrontare l’argomento anche dal punto di vista femminile, e ho scelto di analizzare alcuni spot, che dimostrino anche la trasformazione della donna, in pubblicità come nella vita.
Esiste quindi anche una donna Alfa? Una donna autonoma, carica di autostima, forte, apparentemente senza sentimenti e capace di gestire al meglio il ruolo “maschile” di leader?
Beh, direi proprio di sì, e Meryl Streep ne “Il diavolo veste Prada” ne è la prova.
Ma torniamo a noi e all’advertising. Superiamo l’era del Carosello e partiamo da questo spot, apparso in tv a metà degli anni ’80.

Barilla. E dove c’è Barilla c’è casa, ricordate? La donna è mamma, è moglie. E’ a casa, come ogni casalinga che si rispetti, e si appresta a preparare il pranzo, nell’attesa che la sua bimba torni da scuola. Suo marito rientra dal lavoro. Lei è visibilmente preoccupata per il ritardo della figlia, che giungerà a breve con un nuovo “amico”. Tanti sorrisi e una calda atmosfera familiare, che terminerà in un tenero abbraccio materno.
Andiamo avanti di qualche anno, e più precisamente al 2006, ed analizziamo la “prima” trasformazione.

Tralasciamo le diverse allusioni sessuali, e concentriamoci sulla figura della donna. Non è più mamma o moglie, ma si trasforma in femme fatale, maliziosa e disinvolta, dominatrice e seduttiva. Non ci sono “buoni sentimenti” ma sinuose curve, capelli al vento e un corpo nudo che avanza nella sua doccia/acquario, e che sembra trovarcisi molto a suo agio.
Secondo e notevole cambiamento: siamo nell’anno 2010 e la donna appare così.

Pura. Indipendente. Libera. Potente. Determinata. Capace di affrontare ogni sfida. Al volante della sua bellissima auto, prerogativa molto spesso solo maschile. Invincibile, probabilmente anche grazie all’associazione Uma Thurman/Kill Bill. E bellissima sul finale, nel suo tubino nero e decollettes.
L’ultima, ma solo per ora, trasformazione del ruolo femminile, appare in uno spot prodotto solo 3 mesi fa da Chanel.

Tutto inizia con una donna, una bella donna, che fa surf. Poi un uomo, che la osserva dietro un vetro e che le lascia un biglietto. La protagonista, presa probabilmente da un tipico sesto senso femminile, comincia ad avvertire la sensazione dell’abbandono, esce dall’acqua e corre verso casa, forse nella speranza di poter fermare il suo uomo.
Siamo in una grande e bella casa, in una situazione di grande benessere, dove appare però anche una bambina, probabilmente figlia di un altro uomo, in compagnia di un’ipotetica tata.
Il suo lui è andato via, ma lei sorride, abbraccia la figlia e si prepara per il suo lavoro, portando con sé le parole ancora non lette di lui.
Poi un set. Lei è stupenda, bella da mozzare il fiato, e posa per un servizio fotografico. Durante una pausa recupera il biglietto, lo legge e fugge via, intenta a riprendersi ciò che è suo. E ovviamente ci riuscirà. La femminilità si unisce alla determinazione, il lavoro alla famiglia, la mamma alla donna.
Lei è e sarà #TheOneThatIWant, tutto ciò che lui vuole.
Ancora dubbi su come e cosa sia la donna oggi? Credete che non venga mostrata in tutte le sue caratteristiche? Che sia ancora un oggetto? Che appartenga ad un unico standard?
Beh, oggi la donna è mamma, è femme fatale ed è donna in carriera, e questo spot ne è la prova.