Qual è la tua storia?

Lo storytelling ha il compito di raccontare emozionando. Può essere applicato a qualsiasi cosa che necessiti di essere sostenuta da un punto di vista comunicativo: un’impresa, un brand, un evento o una persona.

Bisogna stare attenti a dare risalto soltanto a ciò che è utile per la narrazione, evitando elementi superflui. L’obiettivo è quello di condurre il proprio target verso una vera e propria esperienza emozionale.

Perché è importante rendere emozionale il tuo brand storytelling

Steve Jobs è considerato un pioniere nell’arte dello storytelling. Egli aveva una profonda conoscenza del suo pubblico ed aveva capito prima di molti altri che le persone desiderano acquistare un’esperienza e non soltanto un semplice prodotto, per quanto all’avanguardia. La sua comunicazione, solo apparentemente semplice, ma in realtà studiata nei minimi dettagli, era in grado di mettere al centro le emozioni, coinvolgendo e generando un forte senso di appartenenza alla marca.

E’ difficile trovare personaggi altrettanto carismatici, ma è possibile rendere lo storytelling ugualmente efficace, trovando il modo migliore per raccontare la tua storia.

La convinzione che offrire un buon servizio o vendere un buon prodotto renda il brand sufficientemente competitivo sul mercato appartiene ad un tempo ormai superato.

Devi saper andare oltre, scavando nelle emozioni e nei pensieri delle persone per comprendere cosa ai loro occhi ti rende unico e insostituibile.

Come rendere emozionale il tuo racconto di marca?

  • Parla di te, crea il tuo personaggio: abbiamo detto che devi raccontarti, quindi dovrai costruire il tuo personaggio. La tua audience dovrà riconoscerti come una persona reale al fine di potersi immedesimare in te. Quale profilo assumere sta a te deciderlo.

 

  • Le difficoltà, l’ostacolo: qualcosa ostacola il raggiungimento del tuo obiettivo, che è lo stesso dei tuoi clienti! Spiega il problema e soprattutto la soluzione! Suscita nel tuo pubblico risonanza emotiva, spingili ad immedesimarsi con te. Se ci pensi, sono le fasi classiche che caratterizzano una storia efficace: una situazione iniziale che viene alterata da un evento inatteso ma, con l’intervento di un eroe, (si, sarai tu!) verrà ristabilito un nuovo equilibrio. Il conflitto, l’ostacolo, sono momenti cruciali in quanto è qui che l’audience si identificherà davvero con il tuo personaggio.

 

  •  Ascolta la tua audience: lo storytelling parla direttamente alle persone: il tuo pubblico sarà al centro del tuo racconto. Analizzane i valori, i principi, ed individua quali sono le sue problematiche. Scrivi in modo da poter rispondere alle sue esigenze e, soprattutto, rendilo protagonista. Individuare sogni e desideri del tuo target, ti consentirà di portare la tua azienda ad un livello superiore rispetto ai principali competitor.

 

  • Sperimenta nuovi canali: il sito web, Facebook, Instagram, Pinterest, Youtube. Scegli quale piattaforma utilizzare e quale si presta meglio al tuo racconto. Inoltre, ognuna di queste potrà valorizzare in maniera diversa l’identità del tuo brand. Crea un filo conduttore tra quelle che hai scelto, in modo da definire il quadro generale della tua storia. Il tuo pubblico vivrà un’esperienza estremamente coinvolgente e interattiva.

 

  • Scrivi come mangi: utilizza un linguaggio semplice, senza troppi fronzoli. L’importante è che sia diretto e familiare. Adotta uno stile narrativo che sia coerente ed efficace nei confronti del tuo target. Prediligi l’uso della prima persona: un tono colloquiale avvicinerà il cliente alla tua azienda, o al tuo brand.

 

  • Chiamale se vuoi…Emozioni: siamo sommersi da contenuti, immagini e messaggi continuamente. Il pubblico ha ormai la tendenza a filtrare le informazioni che riceve prestando sempre meno attenzione a ciò che lo circonda. Sarà il prodotto con il quale condividere un background narrativo a restare impresso nella sua memoria.

“Un vero percorso di storytelling è impegnativo, porta grandi risultati ma richiede risorse delicate: persone, tempo, energia, denari. E soprattutto riflessione e immedesimazione. Riflessione su di sé e immedesimazione nelle storie di vita degli altri”. (Andrea Fontana, Storytelling d’impresa. La guida definitiva, Hoepli Editore, Milano, 2016)

Vi do appuntamento al prossimo articolo.

A presto,

Ilaria