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Carlos Bellini

Visual storytelling e food: raccontare attraverso le emozioni

Food e visual storytelling

L’impatto dei contenuti visuali sui piani editoriali è sempre più determinante. Nell’overflow di stimoli cui l’utente è sottoposto durante l’esperienza sui social network, le probabilità che la sua attenzione venga catturata da un’immagine o da un video sono maggiori rispetto a quelle di qualsiasi altro tipo di contenuto. La mente umana è predisposta a rispondere più facilmente a questo particolare tipo di stimoli, soprattutto in un’ambiente estremamente ricco di input sensoriali. Per questo motivo nella progettazione delle linee editoriali i contenuti visuali hanno conquistato progressivamente sempre più spazio e rilevanza. Continue Reading

Sandri dal 1860: nuovi modi di comunicare

Il taglio della Sacher il giorno della riapertura di Sandri dal 1860

Storia, Stile, Sogno

Storia, Stile, Sogno” così recita il nuovo payoff di Sandri, brand storico della pasticceria e cioccolateria italiana. Un Heritage invidiabile, più di un secolo di storia, creatività e qualità da far invidia a molti, eppure, non più di un anno fa, il Sogno stava per infrangersi.

 Ernesto Galli della Loggia, dalle pagine del Corriere della Sera, nell’ ormai famoso editoriale C’era una volta un bel paese, commentava così la chiusura dello storico locale perugino:

“…svanisce l’Italia delle cento città, l’antica, degna Italia provinciale insieme ai luoghi simbolici della sua socialità”.

Luci spente, serrande abbassate. L’ennesima romantica storia, iniziata nella seconda metà del 1800, sembrava destinata a concludersi. Invece…

La rinascita

Nel capoluogo umbro le voci si rincorrono, qualcosa bolle in pentola; c’è chi non ha voluto rassegnarsi alla morte di un locale così ricco di storia, così amato da tutti. Si fanno progetti, si raccolgono idee e capitali.

Alla fine, un giovane imprenditore umbro esce allo scoperto: “C’è l’accordo” commenta Francesco Ferretti; Sandri riapre.

Tradizione e innovazione

Abbiamo voluto raccontare questa breve storia per aprire un dibattito più ampio su un argomento caro a tutti. Quale futuro per l’eccellenza del Made in Italy?

Può un brand che affonda le proprie radici nello scorso millennio, che ha come perno centrale della propria attività la ricercatezza delle materie prime e l’elevata qualità del prodotto finale, sopravvivere alle trasformazioni radicali e irreversibili in atto?

, deve sapersi adeguare, deve imparare a comunicare.

La svolta comunicativa

Il cambio ai vertici del management ha portato con sé dei cambiamenti importanti.

Un evento curato fin nei minimi particolari ha celebrato la ripresa delle attività: Red Carpet, angolo interviste, ospiti illustri, fotografi, giornalisti, telecamere e ovviamente dolci di ogni genere.

Carlos Bellini durante il live tweeting

Carlos Bellini durante il live tweeting per la riapertura di Sandri

I social media l’hanno fatta da padrone: la pagina Facebook ufficiale SANDRI DAL 1860 ha ricevuto in pochi giorni oltre 5000 likes. I numerosi commenti arrivati, sono stati gestiti con prontezza, senza mai risparmiare un sorriso a quanti si congratulavano con la nuova gestione e senza mai esimersi dal rispondere prontamente e con educazione a coloro che invece avevano qualche piccola critica da esporre.

L’account Twitter ha scandito il ritmo delle giornate frenetiche precedenti e successive l’evento con un Live Tweeting costante.

Claudia Romani durante il live tweeting per la riapertura di Sandri dal 1860

Claudia Romani durante il live tweeting per la riapertura di Sandri

Un Contest fotografico ha cercato di coinvolgere gli utenti, mostrando Sandri anche attraverso gli occhi di chi il brand lo vive da consumatore.

Bando contest fotografico

La grafica che ha annunciato la riapertura di Sandri e il bando per il contest fotografico

Il concetto fondamentale, che molti faticano ancora comprendere, è che non occorre essere una multinazionale per adottare una buona strategia comunicativa. Tutti, e ribadiamo, TUTTI, hanno bisogno di dialogare con i propri clienti. La qualità del prodotto/servizio offerto resta il punto di partenza; ascoltare la propria community, capire le loro esigenze e il sentiment che nutrono nei confronti del brand, la strada da percorrere.

Social Media, Impresa e Territorio

I tre soci di WeSocial.it. Claudia Romani, Carlos Bellini, Matteo Bruni.

“Social Media, Impresa e Territorio”. Ecco a voi WeSocial.it

“Social Media, Impresa e Territorio” questo il tema della conferenza di presentazione della nostra startup WeSocial.it che si è tenuta il 14 Dicembre 2013 a Villa Pambuffetti, Montefalco (PG).

Il Sindaco di Montefalco, l’Avv. Donatella Tesei, ha aperto i lavori, ringraziando tutti i partecipanti all’incontro. Successivamente, l’On. Europarlamentare Magdi Cristiano Allam e il Prof. Avv. Gianpiero Samorì hanno elogiato  con due brevi interventi la nostra iniziativa. Entrambi i nostri ospiti hanno ribadito l’importanza rivestita dall’imprenditoria giovanile – in special modo in un momento come quello attuale – e delle nuove forme di comunicazione, fra le quali appunto i social media.

C’è un’Italia che non molla e che, anzi, prova a ripartire; una generazione che tenta di costruire il proprio futuro, di cui WeSocial.it fa sicuramente parte.

L’evento è stato un successo: circa sessanta, tra imprenditori, istituzioni e semplici curiosi, le persone che hanno riempito la platea; oltre cento le presenze registrate alla successiva cena di gala.

Platea piena per "Social Media, Impresa e Territorio", conferenza di presentazione di WeSocial.it

Platea piena per “Social Media, Impresa e Territorio”, conferenza di presentazione di WeSocial.it

 L’obiettivo del nostro blog, però, non è soltanto quello di descrivere quanto ci succede, gli eventi ed i progetti ai quali prendiamo parte, ma anche e soprattutto quello di rendervi partecipi delle nostre emozioni.

Lo Speech

Per svelare quanto si cela dietro un evento del genere, nella speranza che la nostra esperienza possa essere utile a quanti di voi in futuro si troveranno in una situazione simile, è necessario fare un passo indietro. Partiamo dall’inizio: avete idea di cosa significhi preparare e prepararsi per un evento del genere?

La conferenza è fissata, i preparativi sono in corso, la sala c’è, gli sponsor pure, gli inviti sono stati recapitati ai diretti interessati. Ok, ma di cosa parleremo?

Dobbiamo presentarci, far capire la nostra storia e i nostri progetti, i servizi che offriamo, chi siamo come persone e come società. Già, ma come si prepara uno speech?

L’argomento è a mio parere molto interessante e merita un’attenzione particolare. Ho deciso di svilupparlo in un prossimo post.

Si va in scena

Sono le 17.30, la conferenza è fissata per le ore 18.00.

In sala arrivano i primi invitati e il cuore batte a mille. Ci ricordiamo tutto? Le decine di volte che abbiamo provato lo speech saranno state sufficienti?

La platea si riempie in ogni ordine di posto, l’emozione lascia spazio alla concentrazione: è il nostro momento. Il moderatore ci presenta, e mentre fanno i loro interventi, a rotazione, i nostri illustri ospiti, raccogliamo le idee.

Ora tocca a noi.

Diamo un’ultima occhiata agli appunti, accenniamo un sorriso e la voce esce, forte e chiara. Parliamo. È andata.

Ringraziamenti

Cogliamo l’occasione per ringraziare i nostri sponsor: Maran Credit Solution, la Cantina Antonelli San Marco, Confindustria Umbria e Sistemi Formativi Confindustria Umbria che hanno creduto in noi e ci hanno sostenuto.
Emporio Storico, Spoleto, per l’abbigliamento.

Invito alla conferenza "Social Media, Impresa e territorio" e alla successiva cena di gala per la presentazione di WeSocial.it

Invito alla conferenza “Social Media, Impresa e territorio” e alla successiva cena di gala per la presentazione di WeSocial.it

La città di Montefalco e naturalmente Villa Pambuffetti per la splendida accoglienza che ci hanno riservato.
Grazie al Sindaco di Montefalco, l‘Avv. Donatella Tesei; all’On. Magdi Cristiano Allam, al Prof. Avv. Gianpiero Samorì e tutti coloro che hanno preso parte all’evento.

Startup: dall’idea all’attuazione

Startup - Dall'idea all'attuazione

Come nasce e si sviluppa una startup

 I primi giorni di vita di una Startup sono assai frenetici. Il sito, gli account social, l’ufficio, i biglietti da visita, mille cose da fare e mai un momento di riposo.

E’ quello che volevamo però, giusto? Sì.

Quindi, si fa tutto quello che serve senza esitazioni, investendo tutto il tempo e tutte le energie di cui si dispone, giorno e notte. So cosa state pensando, è difficile, faticoso e stressante, ma – hey – chi ha mai detto che inseguire un sogno è facile come bere un bicchier d’acqua?

Successo o Fallimento? Il percordo di una Startup

Successo o Fallimento?
Il percorso di una Startup

L’attività degli istanti immediatamente successivi alla nascita è concentrata sulla ricerca dei clienti, sulla divisione dei compiti fra i componenti del Team, sulla costruzione di una metodologia di lavoro che sia rapida ed efficace.

Basta? No.

Spirito d’iniziativa, un’idea in testa ed un progetto valido, sono stati gli elementi che hanno permesso di dar vita alla tua Startup, ma è solo l’inizio.

Essere bravi, professionali e competenti, è il punto di partenza, ma molto spesso, presi dalla frenesia dei primi istanti, ci si dimentica di qualcosa di altrettanto fondamentale: comunicare al mondo che sei nato, che ci sei anche tu.

Uomo con megafono

Hey, ci siamo anche noi!

La conferenza: Social Media, Impresa e Territorio

Il rischio è grande e per questo motivo è giusto fermarsi un attimo, raccogliere le energie e concentrarsi su sé stessi.

In fondo, il nostro lavoro è comunicare.

Iniziamo a far sapere a tutti chi siamo, cosa offriamo, il valore aggiunto che possiamo apportare ai nostri clienti.

Il 14 Dicembre 2013 alle ore 18 a Villa Pambuffetti , Montefalco (PG) terremo una conferenza dal titolo “Social Media, Impresa e Territorio”, all’interno della quale presenteremo al pubblico, agli organi di stampa regionali e nazionali la nostra realtà.

Villa Pambuffetti. Esterno.

Villa Pambuffetti. Esterno.

Come nasce una Startup: il progetto WeSocial.it

Creare una startup significa credere nei propri sogni

Premessa

 “Era l’Ottobre del 2012 e tre strade stavano per incrociarsi. Mai avrei pensato che qui due ragazzi – sì, proprio quei due – sarebbero diventati i mie compagni di viaggio.

Ci siamo trovati sulla stessa lunghezza d’onda fin da subito e oltre ad una splendida amicizia, un po’ alla volta, è nata l’idea di questa startup.

Così eccomi qui, a scrivere il primo post di questo blog.”

Carlos Bellini

 Come nasce una Startup: il progetto WeSocial.it

“Quando soffia il vento del cambiamento, c’è chi costruisce muri e chi mulini a vento.”

Sfruttare il vento del cambiamento invece di combatterlo

Sfruttare il vento del cambiamento invece di combatterlo. Credits: Pixabay.com

 C’è una parola che si sente pronunciare spesso in questi ultimi tempi: startup. Esistono numerosi esempi di libri ed articoli su come crearne una, su come diventare un caso di successo.

Questo post non ha la pretesa di insegnarvi qualcosa. L’intento è semplicemente quello di condividere con voi la nostra esperienza, sperando che possiate trarne qualche spunto interessante.

Partiamo dall’inizio.

Avere un sogno

Avete un obiettivo che più di ogni altra cosa desiderate realizzare? Qualcosa che vi lascia fermi lì, con gli occhi sognanti per una buona mezz’ora, dopo averne parlato con qualcuno? Siete sulla strada giusta!

Avere un sogno è il primo passo per realizzarlo.

Come detto all’inizio, il percorso che ci ha portato alla creazione della nostra startup è iniziato esattamente un anno fa, nell’Ottobre del 2012.

All’epoca, eravamo semplicemente tre ragazzi, ciascuno con le proprie esperienze e i propri percorsi di vita. Come spesso succede nella vita, ci siamo incontrati per caso, durante un Master in “Marketing dei prodotti agroalimentari”, promosso dalla Confindustria Umbria. Quello che ci accomunava era un’unica cosa: la voglia di dare una svolta alla nostra vita. Come fare?

Mettersi in gioco

Proprio così. Molte persone hanno grandi idee, ma poi manca loro il coraggio di metterle in pratica; credono di non essere all’altezza, di non avere il talento necessario.

Spesso, nelle loro decisioni, influiscono i giudizi degli altri, delle persone care, dei famigliari. “Sei un pazzo” – “Dammi retta, lascia perdere e trovati un lavoro sicuro” – “È un’idea brillante! Peccato che in questo momento…” Quante volte ve lo siete sentito ripetere?

Le persone che vi vogliono bene, tendono per indole a proteggervi, ma se esiste qualcosa in cui credete ciecamente, accettate questo consiglio: provate a realizzarla.

Avere un piano

Torniamo alla nostra startup. Avere un sogno è il primo passo, ma poi bisogna avere un’idea ben precisa di come si intendere realizzarlo. È necessario un lungo periodo di studio e di approfondimento. È la parte più difficile.

Una startup deve seguire una precisa strategia Credits: http://www.flickr.com/photos/johnonolan/4701714888/

Una startup deve seguire una precisa strategia Credits: http://www.flickr.com/photos/johnonolan/4701714888/

 È di fondamentale importanza capire come si muove il settore in cui ci si vuole inserire, quali prospettive future abbia, analizzare le case history di startup di successo, confrontarsi con persone che hanno maggior esperienza e una più approfondita conoscenza della materia.

Non abbiate paura di chiedere consigli: c’è e ci sarà sempre qualcosa da imparare, e soprattutto, c’è e ci sarà sempre qualcuno che ne sa più di voi. È sinonimo di intelligenza ammetterlo a se stessi e agire di conseguenza.

Leggete e informatevi più che potete, parlate con il maggior numero di persone possibile, e di nuovo, leggete, leggete, leggete. Siate curiosi, sempre.

Guardare al futuro

Il nostro progetto, la nostra startup WeSocial.it, ha finalmente preso il via.

Oggi siamo un team. Ci impegniamo al massimo e trasmettendo agli altri tutta la nostra passione per questo lavoro.

L’obiettivo è quello di diventare un’importante realtà emergente nel Social Media Marketing.

Da qui in avanti, tutto quello che accadrà dipenderà da noi.

Carlos Bellini, Claudia Romani, Matteo Bruni - I fondatori della startup WeSocial.it

Carlos Bellini, Claudia Romani, Matteo Bruni – I fondatori della startup WeSocial.it

È la nostra chance. Ce la giocheremo fino in fondo.

 Giorno dopo giorno.

Già… perché nonostante sia passato un anno da quando i miei soci ed io ci siamo incontrati per la prima volta, nonostante la nostra idea di startup abbia già incontrato – e superato – ostacoli lungo il cammino, non abbiamo ancora fatto nulla di speciale. L’avventura è appena iniziata.

In bocca al lupo a tutti coloro che come noi si stanno mettendo alla prova, a tutti coloro che, mattone dopo mattone, stanno costruendo il proprio destino.