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Visual storytelling e food: raccontare attraverso le emozioni

Food e visual storytelling

L’impatto dei contenuti visuali sui piani editoriali è sempre più determinante. Nell’overflow di stimoli cui l’utente è sottoposto durante l’esperienza sui social network, le probabilità che la sua attenzione venga catturata da un’immagine o da un video sono maggiori rispetto a quelle di qualsiasi altro tipo di contenuto. La mente umana è predisposta a rispondere più facilmente a questo particolare tipo di stimoli, soprattutto in un’ambiente estremamente ricco di input sensoriali. Per questo motivo nella progettazione delle linee editoriali i contenuti visuali hanno conquistato progressivamente sempre più spazio e rilevanza.

I marketers come me che provengono dalle vendite o dalle pubbliche relazioni e non hanno mai avuto una particolare passione per il disegno, hanno dovuto apprendere le basi dell’arte di saper intrattenere l’utente con le immagini.

Ci sono settori che più di altri, per vocazione, sono chiamati a produrre contenuti visuali dal forte impatto emozionale.
Uno su tutti è il food: ristoranti, cantine, aziende agricole, pasticcerie, cioccolaterie, tutti alla caccia dello scatto definitivo, quello in grado di rendere immortale il prodotto, di farlo diventare nell’immaginario collettivo, il top of mind della categoria.

Come fare?

La stragrande maggioranza dei brand, soprattutto di piccola dimensione, ha puntato tutto sul foodporn.
L’ossessiva ricerca dell’immagine perfetta, fatti di primi piani strettissimi – neanche si trattasse di modelle – e di fotoritocchi – proprio come nel caso delle modelle – è davvero l’unica strada per comunicare il cibo? A mio avviso no.

L’agroalimentare italiano deve la sua fama alle migliaia di piccole realtà sparse sul territorio, ciascuna con la propria storia, spesso centenaria, inimitabile.

La potenza del visual storytelling

Qui entra in gioco lo storytelling. Il segreto per una comunicazione di successo non è racchiuso nel primo piano di un piatto di spaghetti al tartufo, ma nella storia che c’è dietro alla sua realizzazione.

L’odore unico che la composizione del terreno ha dato al tartufo, il silenzio del mattino presto, l’abbaiare dei cani, le mani sapienti che hanno fatto la pasta a mano e hanno poi dato vita al piatto. Questo è ciò che un brand, specie se lontano dalla produzione industriale di massa, dovrebbe raccontare.

Passiamo dal lato del cliente: ciò che spinge una persona a condividere l’immagine di sé insieme ad una bottiglia di vino o ad un gustoso tagliere, non è tanto l’estetica del piatto, quanto le sensazioni che suggerisce o il particolare momento cui esso è legato.
Vediamo due campagne in cui il focus non è sul prodotto ma sulla persona, sui momenti e sulle emozioni:

#FerrettiTime

Visual Storytelling - Storie di vita quotidiana

Visual Storytelling – Storie di vita quotidiana

Il racconto di un’intera giornata, vissuta dal prototipo ideale di cliente, in compagnia del brand.
Non si parla mai di quanto è buono il prodotto; la componente umana è fondamentale. La campagna è incentrata sul rapporto fra il brand e le persone e si focalizza sui vari momenti della vita quotidiana di ognuno di noi, puntando a suggerire inconsciamente “ti sei mai accorto che siamo sempre al tuo fianco?”

#emozionialcioccolato

Visual Storytelling - Momenti indimenticabili

Visual Storytelling – Momenti indimenticabili

“Il cioccolato accompagna spesso momenti significativi della nostra vita; il suo sapore ci aiuta a fissare nella memoria le emozioni come in un meraviglioso album di ricordi.”

Al centro di tutto ci sono le emozioni. Il prodotto è sempre presente, ma non è mai invasivo. Abbiamo ripercorso alcuni degli istanti più significativi della vita di una persona, partendo dal presupposto che spesso il cibo – in questo caso il cioccolato – accompagna questi momenti, legando indissolubilmente ricordi e sensazioni. Quante volte vi è capitato di avere dei flashback assaporando un piatto o sorseggiando una bevanda?

Come vedete, è possibile comunicare il cibo attraverso lo storytelling, emozionando le persone, raccontando semplicemente la propria storia o le storie di chi vive il brand quotidianamente. Ed è quello che il mio team ed io abbiamo cercato di fare in queste due campagne di comunicazione. Il food è qualcosa di più di un post con primo piano stretto + “da far venire l’acquolina in bocca”!

Siate originali! Vi aspetto nei commenti!

Carlos Bellini

Author Carlos Bellini

Social Media Strategist. Elaboro strategie di comunicazione per aziende ed eventi. Ho un animo creativo e che mi porta alla ricerca di sfide sempre nuove. Conduco Buzzword, podcast a tema marketing e comunicazione.

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