Orizzonte marketing

Il restyling di un brand su Facebook

By 17 Maggio 2016 No Comments
Restyling

Rivisitazione di un oggetto esistente, senza uno stravolgimento dello stesso

In una parola restyling,  miglioramento di ciò che già esiste. Nel caso in questione non è un prodotto, ne tantomeno un individuo, bensì un brand. Nello specifico, rivisitare tutta la sua immagine su Facebook, adeguandola a nuovi scenari aziendali.

Dopo diverse settimane, passate ad analizzare la situazione e sviluppare una nuova strategia, mi rendo conto della complessità della cosa: provare a modificare determinati aspetti, piccole sfumature e dettagli comunicativi senza “ribaltare” quanto di buono è stato fatto finora. Intervenire per apportare migliorie, senza che l’intero ingranaggio ne risenta o ne venga rallentato. 

Detto questo, il punto di partenza del restyling è stato fissato dal cliente: brand awareness, perfezionamento delle dinamiche di engagement e consolidamento territoriale dei punti vendita.

Questa la mia reazione!

Scherzi a parte, nessun megadirettore, nessun pretoriano solo di tempi di attuazione brevi, che paradossalmente stanno agevolando il compito. Eh si, perchè sin da subito il superfluo, l’opzionale e l’accessorio sono stati accantonati, concentrando la strategia operativa solo sul necessario.

Se c’è una cosa che ho imparato in questi anni, è che la costruzione di un’immagine su Facebook passa attraverso 2 livelli legati tra loro da una condicio sine qua non che li rende imprescindibili l’uno dall’altro.

Parlo di back-end e front-end, ma anche dell’eterno dilemma se sia nato prima l’uovo o la gallina! Da quale dei due dipende l’altro? Da quale dei due partire? Io sono partito dal back, da tutto ciò che l’utente non vede e non percepisce ma che è fondamentale nel “fissare” i parametri e il tono di voce della conversazione. A tratti noioso si, ma un lavoro determinante che traccia il solco comunicativo e il livello di confidenza dialettica che si vuole concedere: penso non solo all’attivazione del filtro volgarità, ma anche alla possibilità di filtrare (o meno) post, tag e messaggi sulla pagina, tanto per citarne alcuni.

Tanti piccoli accorgimenti che spianano la strada al livello front-end, quello che per dirla facile “non puoi sbagliare“. E’ il biglietto da visita del brand, e come tale deve essere chiaro, preciso e inappuntabile; ma soprattutto, deve essere fedele alla realtà, senza mai discostarsene. 

Inutile tentare di aggirare la realtà, i social possono sancire la fine di un brand!

Ecco che le informazioni dovranno essere puntuali e aggiornate, accompagnate da contenuti originali in linea con gli interessi per sollecitare dinamiche di engagement e, in seconda battuta, di conversione dell’utente in cliente.

Arrivati a questo punto, definita la “nuova immagine”, l’operazione restyling può dirsi conclusa. E ora? Si attendono i primi sviluppi, si analizzeranno i risultati e…si ripartirà seguendo nuove linee guida che necessiteranno di nuove modifiche, strumenti e competenze.

Ma questa è un’altra storia, della quale (forse) vi parlerò prossimamente.

Matteo Bruni

Author Matteo Bruni

Content Editor/Social Media Analyst. Laureato in Programmazione e Gestione delle Politiche Pubbliche, mi occupo della pianificazione di contenuti editoriali, (avvalendomi di tecniche di storytelling, strumenti di analisi e programmazione), con particolare attenzione alla gestione delle community mediante campagne Advertising e Adwords mirate alle esigenze del cliente.

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