Orizzonte marketing

10 Consigli Utili per una campagna di Direct Mailing

By 10 Novembre 2016 No Comments

Negli ultimi due anni e mezzo ho lavorato a pieno ritmo nel mondo dell’email-marketing.
Poi ho cambiato aria…almeno così pensavo!
Infatti, nell’ultimo periodo, il mio nuovo team di lavoro ha richiesto la mia esperienza nel settore del direct mail!
Quindi, eccomi qua, di nuovo a smanettare con le email. (Speriamo che l’FBI non legga questo post!)
Per questo ho pensato di condividere con voi tutti, quel che di pratico ho appreso della gestione di una campagna di direct mail!

Per prima cosa, partiamo dal fatto che, in generale, le campagne di direct mailing hanno lo scopo di creare una comunicazione immediata tra azienda e pubblico di riferimento. Questa è finalizzata alla conoscenza del prodotto offerto, all’acquisizione di nuovi clienti e alla fidelizzazione di quelli già esistenti.

Vediamo i 10 punti fondamentali da osservare per cercare di creare una buona e efficace campagna di direct mailing.

  1. PERSONALIZZARE L’EMAIL
    La nostra email deve sostanzialmente essere interessante! Personalizzarla significa riuscire a comunicare all’utente chi siamo e che cosa gli stiamo offrendo. Dobbiamo renderci interessanti e attrattivi ai suoi occhi.
  2. EVITARE EMAIL TROPPO “PESANTI”
    Ovviamente l’occhio vuole la sua parte! Dobbiamo creare una email che sia graficamente attraente, senza però essere avere un testo troppo corposo. Stessa cosa vale per la parte grafica. Immagini si, ma non in modo eccessivo. La “pesantezza” della email va ad incidere negativamente a livello di controllo SPAM.
  3. EVITARE EMAIL TROPPO “SMILZE”
    Così come vanno evitate le email troppo “pesanti”, bisogna evitare anche le email troppo “smilze”. E’ vero che una email di solo testo assicura un’ottima deliverability ed è una sicurezza per il controllo SPAM, ma è oggettivamente brutta! La mia esperienza mi assicura che gli utenti non aprono e non cliccano una email con due righe di testo!
  4. CONOSCERE IL TARGET DI RIFERIMENTO
    Fondamentale è conoscere il target di riferimento al quale vogliamo indirizzare la nostra email. Sapere a quale pubblico può interessare il prodotto che offriamo, ci aiuta a fare invii mirati. Un’arma in più per la buona riuscita della nostra campagna.
  5. NON STRESSARE IL DATABASE
    Inviare troppe email, troppo di frequente allo stesso pubblico di riferimento è decisamente CONTROPRODUCENTE! Gli utenti penalizzano chi li tartassa. Quindi, è molto importante fare invii solo quando ci sono cose importanti da comunicare. Soprattutto è importante far trascorrere almeno due settimane fra un invio e l’altro.
  6. EVITARE LE PAROLE “SPAMMANTI” NELL’OGGETTO
    Ci sono alcune parole che attivano l’allarme SPAM delle caselle email.
    Utilizzare queste parole nell’oggetto della nostra email, aumenterà il rischio di farla finire fra la “Posta Indesiderata”. Bisogna evitare l’utilizzo di parole come “Sconto”, “Offerta”, “Gratis”, “Leggi questo”, “Importante”. Vanno evitati anche i simboli e punteggiatura come “€”, “!”, “&”.
  7. RENDERE FACILE LA DISISCRIZIONE
    Di vitale importanza nel corpo della nostra email, è la presenza del famigerato “link di disiscrizione” presente di solito nel footer.
    Questo link, consente all’utente di disiscriversi dal nostro database e quindi non ricevere più email da noi. Per questo, bisogna fare in modo che questo link sia ben visibile e che funzioni.
  8. GESTIRE LE SEGNALAZIONI DI ABUSE
    Sempre per esperienza personale, posso dire che, nonostante il link per la disiscrizione, molti utenti possono non usarlo, per i motivi più svariati. Può infatti accadere che l’utente decida di mandare una segnalazione di abuso,o direttamente a noi, oppure attraverso la piattaforma utilizzata per l’invio. E’ di vitale importanza gestirle al meglio e non trascurarle. Alcuni utenti possono essere sgradevoli e dare molte noie.
  9. PROGRAMMARE AL MEGLIO GLI ORARI DI INVIO
    Meglio evitare di inviare comunicazioni il lunedì o peggio, il venerdì, dato che sono giorni in cui hanno si accumulano molte email.
    Anche gli orari sono importanti! Solitamente è saggio inviare l’email in orari di ufficio: la probabilità che vengano prese in considerazione è maggiore.
  10. MONITORARE, ANALIZZARE E MIGLIORARE
    Dopo la fase di invio, bisogna star dietro alla campagna.
    Si inizia già dal giorno successivo all’invio, con il monitoraggio e l’analisi dei risultati. Quante open ci sono state? Quante di queste open hanno portato a cliccare sulla email? Quanti disiscritti ci sono stati?
    Dopo aver analizzato i risultati, si passa alla fase successiva, cioè il miglioramento. Gli “errori” riscontrati vanno corretti, mentre i punti di forza fanno potenziati e spinti.

Qual’è la tua esperienza? Hai mai provato ad attivare una campagna di direct mailing? Raccontami la tua esperienza o chiedimi quel che vorresti sapere.